A meno che non sei un cosiddetto “vecchio iscritto” (ovvero un iscritto ad una forma pensionistica complementare prima del 29 aprile 1993), nella generalità dei casi non puoi richiedere più del 50% della tua posizione maturata in forma di capitale. Solo nel caso in cui il tuo capitale accumulato non consenta, convertendolo per il 70% in rendita vitalizia, di ottenere una rata almeno pari al 50% dell’assegno sociale, la normativa ti consente di ottenere tutta la tua posizione maturata in forma di capitale.
Nel tuo caso l'ammontare massimo della prestazione in capitale è pari al delle risorse complessivamente accumulate sul Fondo, tenendo conto anche delle eventuali anticipazioni usufruite in passato.
Il tasso tecnico rappresenta quanta parte del rendimento minimo garantito sulla rivalutazione della rendita viene anticipato alzando il livello iniziale della rata di rendita. Maggiore il tasso tecnico, più alta sarà la rata iniziale, ma minore sarà la sua crescita nel tempo.
Per questo, quando il fondo pensione consente offre più opzioni di tasso tecnico è fondamentale scegliere il livello più adeguato alle nostre esigenze. Un tasso tecnico più alto anticipa subito una parte delle rivalutazioni future, quindi fa alzare il valore iniziale della rendita. A prima vista può sembrare la scelta più interessante. Tuttavia, se i rendimenti vengono anticipati, significa che non saranno più riconosciuti in futuro e che saranno scontati, ossia saranno ridotti per tener conto del tempo di anticipo.
Pertanto, una rendita con tasso tecnico più alto, parte da un valore più alto, ma in futuro crescerà di meno, perché si terrà conto di quanto anticipato. Una rendita con tasso tecnico più basso parte con un valore più basso, ma nel tempo godrà di tutte le rivalutazioni e crescerà più velocemente, arrivando un giorno a superare il livello della rendita con tasso tecnico maggiore.
Qual è la soluzione migliore? Dipende dalle preferenze del soggetto. Chi preferisce avere di più subito dovrebbe scegliere un tasso tecnico elevato. Chi invece preferisce avere di meno oggi, ma avere di più quando sarà più anziano dovrebbe scegliere un tasso tecnico minore.
Il grafico sottostante mostra l'andamento del valore di rendita vitalizia (senza opzioni) in base al tasso tecnico scelto, ai costi sulla rivalutazione e al fatto che il rendimento della gestione separata che determinerà la crescita della rendita futura sia di un determinato livello.
Ciascuna tipologia di rendita presenta delle caratteristiche proprie e diverse dalle altre tipologie al fine di consentirti di individuare quella che meglio si adatta alle tue specifiche esigenze.
L’importo della rata di rendita dipende da queste caratteristiche e dal loro impatto sui possibili pagamenti futuri.
La rendita vitalizia non reversibile è quella che garantisce l’importo della rata più elevato, ma è anche quella che copre meno da possibili eventi avversi (come la perdita di autosufficienza o il decesso) e non prevede che altri soggetti possano ricevere dei pagamenti dopo la tua morte.
Ti suggeriamo quindi di scegliere la tipologia di rendita con attenzione, valutando se desideri usufruire di coperture assicurative aggiuntive rispetto alla semplice rendita vitalizia non reversibile, sapendo che maggiori saranno le coperture fornite da una specifica tipologia, minore sarà l’importo della rata di rendita.
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